Castello di Calatabiano
Degli scavi iniziati a cavallo fra il XX e il XX1 secolo hanno portato alla luce i resti di un antico “castrum” bizantino vecchio di circa 2300 anni, posizionato su una collina alta 220 metri che sovrasta la valle dove scorre il fiume Alcantara, confine naturale fra le province di Catania e Messina.
Inizialmente si pensò ad un’ origine berbera del castello dovuta ad alcuni scritti del libro di Ruggero in cui veniva usata la lingua araba per descrivere Kalaat-al Bian (Rocca di Biano) ma era solo il nome usato per identificare la zona, le tracce più antiche sono addirittura antecedenti al periodo bizantino e risalgono ad un’ occupazione greca.
Durante i secoli sia Svevi che Aragonesi vi apportarono miglioramenti a scopo difensivo riconoscendone la posizione strategica e l’importanza militare ma fu la famiglia Cruyllas a fargli raggiungere le dimensioni attuali, fra le varie migliorie l’arco a sesto acuto in pietra lavica e arenaria, o il grande salone anch’esso diviso da un’ arco in pietra lavica.
Gli svariati lavori di restauro (alcuni dei quali ancora in corso) hanno reso la meta un luogo apprezzato dai turisti, diversi bar e locali in cui bere e mangiare hanno aperto i battenti all’interno delle mura ed è stata attivata una funivia per raggiungere agevolmente la sommità, alternativa comoda e veloce al più suggestivo ma impegnativo percorso naturalistico.