Catania a Tavola, le 10 Pietanze da Mangiare Assolutamente

Quando si arriva a Catania, oltre ad apprezzare il fascino della pietra lavica, il suo stile barocco e l’Etna che sovrasta la città, non si può fare a meno di gustare anche le sue prelibatezze.

Non è un caso che quando si va via dalla città etnea si portano con se gli odori, i colori, i suoni e…qualche chiletto in più!

Il tutto è giustificato dalle bontà che offre, in cui ritroviamo i sapori tipici e tradizionali della  tavola catanese, uniti a quelli dello street food.

Grazie alla sua posizione privilegiata sul Mediterraneo, la cucina catanese è un punto di fusione tra le varie culture e civiltà che nel corso dei secoli si sono succedute, lasciando traccia del loro passaggio anche nella tradizione culinaria fatta si di grandi sapori, ma realizzata anche con grande semplicità, soprattutto i prodotti tipici della terra e del mare.

Una delle peculiarità della cucina gastronomica catanese è infatti quella di poter fare affidamento ad ingredienti freschi tutto l’anno, dove terra e mare si incontrano dando vita ad un’esplosione di gusti.

Dopo aver destato la vostra curiosità, vorrete sicuramente sapere come deliziare il vostro palato con delle pietanze tipiche del luogo.

Vediamo allora cosa mangiare a Catania: siete gentilmente invitati alla nostra tavola!

ATTENZIONE: leggere l’articolo potrebbe causare un eccesso di salivazione!

Pasta alla Norma

Dedicata all’omonima opera di uno dei principali musicisti di Catania, Vincenzo Bellini, la pasta alla Norma è realizzata rigorosamente con salsa di pomodoro, melanzane fritte, una spolverata di ricotta fresca e del basilico.

Arancino

A Catania l’arancino è “masculu”: badate quindi bene a non chiamarlo “arancina” come i cugini palermitani. La base è il riso, il cui condimento racchiuso al suo interno può variare dai più classici sugo, ragù e burro; ai più golosi pistacchio e ricotta e tanti altri ancora. Il più gettonato è quello dalla forma piramidale, avvolto da una croccante panatura e rigorosamente fritto.

Sarde a Beccafico

Sono l’esempio di come trasformare un pesce povero, in questo caso le sarde, in un boccone da re. Prendono il nome da un uccellino, ovvero il beccafico, che in estate mangia così tanti fichi da diventare grasso. Sono ripiene di uvetta, pangrattato e pinoli, a cui è possibile unire anche altri ingredienti come pomodoro, capperi, olive ecc. Possono avere una forma arrotolata o a “panino”, essere fritte o andare al forno.

I Sapori della Pescheria

Un giro alla pescheria si trasforma in una passeggiata di gusto dove poter assaggiare, ad esempio, i caratteristici “masculini” appena pescati su una fettina di limone. Si tratta delle alici, immancabili nella tavola catanese, che possono essere mangiate a crudo o cucinate. Ma aggiratevi tra le varie bancarelle, dove troverete i folkloristici pescivendoli pronti a farvi testare le loro prelibatezze. Altro che sushi!

Carne di Cavallo

Impossibile resistere all’odore delle carne sul braciere che inebria i vicoli della città e della di via Plebiscito. Il modo più classico per gustarla è quello dell’”arrusti e mangia”: fettina o polpetta di cavallo appena scesa dal fuoco dentro ad un panino, e via. Il pasto è servito!

Caponata

Tradizione vuole che sia nata a Palermo, ma quella catanese è differente in quanto caratterizzata da un mix di sapori. Dati da un soffritto di patate, melanzane, peperoni, sedano, cipolla, uvetta, e olive; e contornato da una deliziosa “salsina” in agrodolce.

La Minnuzza e le Olivette di Sant’Agata

Classici dolci che vengono consumati soprattutto in occasione delle festa della Santa Patrona.

La Minnuzza, che ricorda il martirio della Santa a cui vennero strappate le mammelle, non è altro che una piccola cassatina, dalla forma semisferica; ricoperta da una glassa bianca al cui centro viene posizionata una ciliegia candita. Il suo interno è fatto di pan di Spagna imbevuto di rosolio, ricotta e gocce di cioccolato.

Le olivette, invece, sono realizzate con pasta di mandorla colorata di verde e ricoperta di zucchero o cioccolato.

Sangeli

Se siete alla ricerca di gusti forti, non potete non assaggiare “u sangeli” (sanguinaccio). Tipico del cibo da strada catanese, viene realizzato riempendo il budello del maiale, del suo sangue e poi cotto nella classica “quarara” (pentolone) con l’aggiunta di sale e spezie.

Tavola Calda

Deliziosa e variopinta conta diversi pezzi di gastronomia tra cui spiccano l’arancino, prima citato, le cartocciate, le cipolline e “u pani cunsatu” (il pane condito). Rigorosamente tutti da provare.

La Granita con Brioche

Granita Catanese

Immancabile nelle giornate estive del catanese è la granita: dalla più classica “minnulata” (mandorla) o caffè, alle ormai gettonate pistacchio e gelsi. Ovviamente, da accompagnare, alla tradizionale e riconoscibilissima brioches “col tuppo”, e da consumare in qualsiasi ora del giorno.

Vi è venuta l’acquolina dopo aver letto di tanta bontà? Siamo certi che sia così.

Che aspettate allora?

Gustate tutti i sapori della cucina catanese, e buona abbuffata!

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